Weekly Playlist N.30 (2022)

 

Il mese della paura par excellence ha posto una lussuosa lapide sulle spoglie di un settembre forse non memorabilissimo, ma d’altro canto importante per iniziare a smuovere un po’ i cadaveri semoventi che, tra un battesimo e un funerale, scrivono di musica su queste pagine.
Cosa abbiano avuto da dire questi mucchi d’ossa sui dischi migliori degli ultimi trenta giorni lo saprete entro pochissimi altri, mentre per ora ci si può intanto scaldare con un poker di anniversari tutti deliziosamente anni Duemila inaugurato dalla diarchia romena Negură BungetDordeduh, per la gioia dei sostenitori delle progressive stranezze transilvane. I primi hanno i vent’anni compiuti dal capolavoro ‘N Crugu Bradului” da festeggiare rinverdendone la colossale opener “I (Primăvară)”, mentre i secondi salutano il decennale del loro indimenticato esordio Dar De Duh” regalandoci sul quasi finire di playlist una “Cumpăt” da applausi scroscianti. Se però la prima coppia si appaia per motivi geografici, la seconda fa avanti e indietro tra Norvegia e Stati Uniti mantenendo come comune denominatore quel 2007 il quale, a prescindere da quanto e come ne parliamo noialtri in apposita sede, fu davvero una bomba atomica per qualunque appassionato dai gusti più astrusi: per dirne una, nel giro di tre giorni i Darkthrone completavano la loro metamorfosi nella band (davvero) più odiata del pianeta pubblicando F.O.A.D.”, fragoroso incipit della trilogia Crust/Speed ben rappresentata dalla qui presente “The Church Of Real Metal”, seguiti a ruota dai Wolves In The Throne Room che -al contrario- esploravano possibilità sempre nuove con il secondogenito Two Hunters” e la fan favourite “I Will Lay Down My Bones Among The Rocks And Roots”

Che abbiate fatto quaterna o scala reale, dopo le ricorrenze tocca come al solito ai singoli freschi di stampa animare il nostro grigio giovedì sera, quest’oggi in particolare con brani dalle più svariate provenienze: c’è ad esempio “Cloud Heads”, nuovo respiro vitale dei finlandesi …And Oceans a cui farà seguito un ancora misterioso full-length previsto per il prossimo gennaio; così come c’è l’inedita “De Wolf Vo Ringgebärg” recuperata dagli svizzeri Ungfell ed inserita nella ristampa da poco disponibile del loro primissimo demo; e tanto per gradire ci sta pure uno split intitolato Ostenoir” tra il culto francese Mortifera e quei gran capi degli Imago Mortis, i quali oltre a girare per la Penisola diffondendo il contagio (qui gli hub dove continuare ad infettarsi) portano a casa la riedizione di un brano sopraffino quale è la “Mors Triumphalis” oggi divenuta assolutamente comparabile (anche in stile) ai più recenti e fulgidi successi della brigata lombarda. L’Italia ha avuto la sua fetta, ma oltre ai sapori di casa nostra tanto vale aggiungere qualche spezia orientale nella forma di “Shoujahitsumetsu”, componimento prelevato dal dodicesimo album dei veterani giapponesi SighShiki”, uscito già ad agosto e tuttavia meritevole di una menzione anche solo per il blasone di questa creatura il cui urlo da oltre tre decadi terrorizza anche l’occidente. Se invece preferite guardare al domani e magari appuntarvi qualcosa sul taccuino, un buon inizio possono essere i canadesi Gevurah fuori da sabato prossimo col sophomore-record Gehinnom”, di cui ad oggi abbiamo soltanto il pepato videoclip di “Blood-Soaked Katabasis” da proporre ai soli maggiorenni (ci scusino le orde di adolescenti evidentemente problematici che a quanto pare passano i pomeriggi su Pagan Storm Webzine anziché con gli amichetti – “your kingdom will come” dicevano i Manowar). Nel frattempo, mentre i giorni scorrono placidi, voi recuperate anche To Be Shunned By All​.​.​.​ As Centres Of Pestilence” dei tedeschi Kathaaria senza limitarvi alla sola “Never Dead Enough”, ed una volta assorbita quella cappa di mal di vita che solo i gruppi della famigerata famiglia NoEvDia sanno trasmettere tornate tra qualche giorno su queste pagine… Non avremo forse lo stesso riscontro mediatico di chi fa gli articoli sul Black Metal in opposizione al governo Meloni, ma vedrete che oltre e ancor più di questa selezione odierna ve ne faremo vedere e sentire di belle con un gradito ritorno dopo l’atrofia estiva. Nel frattempo…

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Negură Bunget“I (Primăvară)” (from ‘N Crugu Bradului”, Code666 Records 2002)

2. …And Oceans“Cloud Heads” (from Cloud Heads” (Single), Season Of Mist Records 2022)

3. Ungfell“De Wolf Vo Ringgebärg” (from De Wolf Vo Ringgebärg” (Single), Eisenwald Tonschmiede 2022)

4. Gevurah“Blood-Soaked Katabasis” (from Gehinnom”, Profound Lore Records 2022)

5. Sigh“Shoujahitsumetsu” (from Shiki”, Peaceville Records 2022)

6. Imago Mortis“Mors Triumphalis” (from Ostenoir” (Split), Drakkar Productions 2022)

7. Darkthrone“The Church Of Real Metal” (from F.O.A.D.”, Peaceville Records 2007)

8. Kathaaria“Never Dead Enough” (from To Be Shunned By All​.​.​.​ As Centres Of Pestilence”, End All Life Productions 2022)

9. Dordeduh – “Cumpăt” (from Dar De Duh”, Lupus Lounge Records 2012)

10. Wolves In The Throne Room“I Will Lay Down My Bones Among The Rocks And Roots” (from Two Hunters”, Southern Lord Recordings 2007)

Michele “Ordog” Finelli

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